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Padalino: “Chiedo scusa. insieme verso la promozione”

LECCE –  “Se ho toccato la suscettibilità di qualcuno chiedo scusa, la promozione in B è ancora possibile e la squadra è dalla mia parte”. Queste le parole di Padalino dopola contestazione di martedì pomeriggio. Il silenzio stampa, però, continua.E’ durata poco meno di un’ora la conferenza stampa del tecnico Padalino e dei dirigenti giallorossi. Erano presenti anche il presidente onorario Saverio Sticchi Damiani, il direttore sportivo Meluso, il vice presidente Corrado Liguori e l’amministratore delegato Adamo. Assente, per motivi professionali, il presidente Enrico Tundo. “E’ stata una sconfitta meritata”, ha detto il direttore sportivo Meluso, che ha aperto la conferenza. “Abbiamo deciso per il silenzio stampa per evitare di intraprendere strade tortuose sul piano dialettico. Padalino è una persona seria, che non lascia nulla al caso. Tutto è nato da un grosso equivoco.

Nonostante il sentimento popolare sia un po’ avverso, in questo momento, sono convinto che sia la persona giusta che ci porterà in B”. Dopo il direttore sportivo a prendere la parola è stato il tecnico giallorosso. “Mi assumo tutte le responsabilità per la prestazione, ma continuo a credere in quello che posso fare, insieme a voi“, ha detto il tecnico foggiano.

Il popolo social, lunedì mattina, si scatenato contro l’allenatore perchè in rete era diventata virale la foto di Padalino che abbracciava sorridente il calciatore Coletti. “Andavo a salutare l’arbitro quando l’ho incrociato e ho ricambiato il saluto – chiarisce -, dopo ho seguito la squadra che si dirigeva verso il settore dove c’erano i nostri tifosi. Credo, finora, di aver dato tutto il massimo e non accetto si dica il contrario. Questa la considero la mia seconda terra e se ho toccato la suscettibilità di qualcuno chiedo scusa.

Chi mi conosce sa quello che provo quando perdo una partita – continua -. Se abbiamo perso qualcosa di sbagliato c’è stato. La squadra è tutta con me, ne sono certo. Ora spero di non dover convivere con la contestazione. Sotto l’aspetto caratteriale bisogna migliorare, forse è colpa mia, ma da qui alla fine non accadrà più”.

Anche il presidente onorario Sticchi Damiani difende il tecnico e l’operato della società. “Mettere in discussione l’amore che ci ha spinto a fare tutto questo mi lascia sconcertato – ha detto -, ci troviamo nel mezzo di una situazione paradossale. Se avesimo il minimo dubbio su qualcuno che non si impegna per il nostro stesso obiettivo non farebbe parte di questa società. Se tornassi indietro, domenica sera imporrei a tutti di salire sul pullman di rientro a Lecce. Per quanto riguarada la partita – conclude -, la prestazione è stata pessima, ma questo è un gruppo di lavoro che ci può consentire di raggiungere l’obiettivo e spero che i tifosi stiano con noi, già da domenica”.

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