AmbienteAttualità

Sviluppo agroalimentare, Fai Cisl: “trend positivo in Puglia, ma al prezzo dello sfruttamento”

LECCE-Nel 2016 il 52% delle imprese agricole meridionali sono state condotte da under 35 e le esportazioni sono aumentate di oltre il 6%, in pole position il vino. Il settore agroalimentare nel tacco d’italia resiste alla crisi mostrando però segnali contraddittori: ricambio generazionale degli addetti al settore, meno importazioni, più stabilizzazione dei posti di lavoro.

Dati incoraggianti sì, ma che non devono indurre a facili entusiasmi: è stato questo il tema del quarto congresso territoriale della Fai Cisl di Lecce presso l’Art hotel. Contrattare il futuro agroalimentare ambientale significa scegliere le strategie giuste senza a scendere a facili compromessi. Dietro il caporalato si cela una mafia astuta che si muove silente: investire a sostegno dell’agricoltura non deve essere sinonimo di investire nelle associazioni mafiose, a discapito delle dignità di una terra che ha tanto da dare ma anche tanto da perdere.

Articoli correlati

Ucraina: appello a vescovi, ‘Kirill interceda per stop a guerra’

Redazione

Adolescenza 4.0, incontro finale presso l’Istituto Lanoce

Redazione

Su Telerama, alle 21.15 un nuovo appuntamento con Controvento

Redazione

Ilva: udienza tribunale fallimentare Milano, 17.462 richieste

Redazione

“Lecce si apre al Natale”: pronto un piano viabilità. Codacons segnala le criticità

Redazione

Il sogno di un parco giochi inclusivo: inaugurata l’altalena speciale

Redazione