Cronaca

Morte sottopasso, per i giudici: “Sul sindaco non incombeva alcun obbligo di attivarsi”

LECCE- Non era il sindaco Paolo Perrone a doversi attivare per mettere in sicurezza il sottopasso in cui perse la vita l’avvocato 81enne Carlo Andrea De Pace, il 21 giugno 2009. E questo perché “non era a conoscenza della criticità della situazione inerente la gestione del sottopasso”.
E’ una delle motivazioni della sentenza con cui in appello sono stati assolti il sindaco di Lecce e l’ex comandante della polizia municipale Raffaele Urso. Condanna confermata anche in secondo grado, invece, per la dirigente comunale Claudia Branca. L’avvocato annegò nella sua Spider dopo essere andato a sbattere contro il muro d’acqua che si era formato dopo un nubifragio.

“Va esclusa – è scritto nelle motivazioni della sentenza da poco depositate – una responsabilità per omessa vigilanza e controllo, dal momento che il sottopasso doveva e poteva essere posto in sicurezza con semplici ma indispensabili accorgimenti rientranti nelle competenze del funzionario”

 

 

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