NARDO’- La Regione Puglia blinda il resort nell’oliveto della Sarparea, a Sant’Isidoro, e passa la patata bollente nelle mani del Comune di Nardò. “Non esistono violazioni del Piano paesaggistico regionale e le competenze sono comunque in capo al Comune”, ha spiegato nel pomeriggio l’assessore regionale all’urbanista Annamaria Curcuruto, durante l’audizione in V Commissione richiesta dal consigliere Cristian Casili (M5S), per il quale “il progetto di lottizzazione del bosco Sarparea rappresenta una ferita alle bellezze paesaggistiche del Salento che mal si concilia con quelle che sono le esigenze di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio”. “Non si tratta di un banale uliveto come si vuol far pensare – ha sottolineato il rappresentante del Comitato per il no, il costituzionalista Nicola Grasso – bensì di un prezioso frammento di un antichissimo bosco di olivastri cresciuti sulla roccia, innestati e addomesticati con tanta fatica durante lo scorrere delle generazioni”.
L’avvocata Valeria Pellegrino, rappresentante della società che deve realizzare il resort, ha ribadito che il progetto è stato rimodulato dopo le prime osservazioni della sovrintendenza e ha definito quella zona “assolutamente degradata”, motivo per cui un progetto di questa portata, a suo dire, “non può che migliorare l’appeal di quella parte del Salento”.