PARABITA- Ai nostri microfoni parla don Angelo Corvo, l’ex parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Parabita, l’uomo che il clan Giannelli avrebbe voluto uccidere. Lo abbiamo incontrato nella sua nuova parrocchia, la chiesa madre di Galatone, dopo la sospensione degli organi comunali notificata ieri pomeriggio al sindaco di Parabita Alfredo Cacciapaglia.
“lo scioglimento del Consiglio per mafia è uno schiaffo salutare – dice don Angelo – gli onesti si facciano sentire, forse non hanno urlato abbastanza”.
Il prete, lo ricordiamo, finì nel mirino del clan sgominato con l’operazione Coltura per il suo impegno per far luce sull’omicidio della piccola Angelica Pirtoli, la bimba di due anni ammazzata insieme alla madre. Un impegno che ha portato alla riapertura del caso e al nuovo processo.