Cronaca

Anaci e gli inquilini: nel frattempo continuano i tagli. E chi pagherà il debito?

LECCE- “Bene l’incontro in prefettura, bene i 3 milioni di Euro. Ma, nelle more dell’installazione dei contatori, che si fa? Acquedotto pugliese continua a tagliare l’acqua“. Così Luciano Marzo, di Anaci -Associazione nazionale amministratori condominiali- pone gli interrogativi che riguardano inquilini e amministratori delle palazzine Arca Sud di Lecce e provincia.
In mattinata, in un incontro con Aqp a Ruffano, per definire la rateizzazione di un vecchio debito in un condominio, Marzo ha appreso che i dirigenti leccesi di Aqp non hanno ancora ricevuto comunicazione sul da farsi. E questo è comprensibile, visto che il vertice in prefettura è solo di poche ore fa. Ma la madre di tutte le domande resta. “Non si è parlato del vero problema, ovvero: chi pagherà il debito milionario accumulato con Acquedotto pugliese?” Marzo sottolinea, poi, che l’installazione dei contatori individuali può essere una soluzione -ma solo per il futuro e non per il pregresso- negli stabili che sorgono nei paesi, che contano meno piani. A Lecce, secondo lui, non sarà possibile installare i contatori intelligenti a chi abita, ad esempio, al settimo piano di una palazzina, perché non ci sono autoclavi singole, c’è un’autoclave che “spinge” l’acqua fino ai piani alti.

Domande e dubbi legittimi a cui dare risposte immediate. Nel frattempo a Taurisano è stata interrotta l’erogazione in un’altra palazzina. 

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