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“Fischietto oltre il muro”: 12 detenuti diventano arbitri

LECCE- Si è concluso il corso di formazione per arbitri di calcio, 12 giovani detenuti, dai 25 ai 35 anni, hanno ritirato l’attestato di direttori di gara, le divise e i fischietti. E’ successo all’interno della casa circondariale di Lecce (unica città del Sud Italia), grazie al progetto del Centro Sportivo Italiano ‘Fischietto oltre il muro’.

“Far entrare lo sport in carcere per migliorare la vita dei detenuti, è sempre stato un sogno per il CSI – spiega Giovanni Camerino del CSI di Lecce –. Nelle diverse giornate formative – Continua Camerino – questi giovani hanno imparato le regole del gioco del calcio, per rispettarle e farle rispettare, esattamente come si deve fare nella vita di tutti i giorni”.

“Il carcere deve soprattutto rieducare alla vita. Tutte le nostre iniziative sono rivolte a questo. – afferma Giuseppe Renna, vice direttore della casa circondariale di Lecce – E’ per questo motivo che abbiamo accolto con interesse e disponibilità al “Fischietto oltre il muro”.

Si tratta di un progetto che ha preso vita all’interno della collaborazione tra il Ministero di Giustizia ed il CONI, un Protocollo d’Intesa che mira a promuovere i percorsi stabili di pratica ludico – sportiva e formativa mirata al coinvolgimento della popolazione carceraria, con l’obiettivo di migliorarne le condizioni di vita e lo stato psico-fisico del detenuto; favorirne la rieducazione a valori etici e sociali; fornire strumenti di qualificazione tecnica utili al reinserimento lavorativo a pena scontata.

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