LECCE- Dopo il sì ufficiale dell’Udc al candidato Alessandro Delli Noci, è giunto il primo incontro non virtuale presso la sede del comitato. Per il senatore Totò Ruggeri aver detto sì all’ex assessore della giunta Perrone non significa non voler fare uno sgambetto completo al centrosinistra aiutando il centrodestra, ma parla soprattutto di strategia di partito al fine di portare avanti il proprio programma.
Dal suo canto, il candidato sindaco se Giliberti rappresenta una “coperta” che a giugno scoprirà le contraddizioni interne al centrodestra, venendo lo stesso Delli Noci da un’esperienza amministrativa e di coalizione dello stesso colore, il Pd lo vede attualmente come un partito diviso e frastornato, ma augurandosi di andare al ballottaggio con Salvemini, non si preoccupa che nella sua coalizione, nata autonoma e libera da partiti, sia giunta l’Unione di Centro, il partito di Casini.
Per Carlo Salvemini la politica non è un mestiere ma nella certezza che tutto possa esser modificabile per il bene altrui. Il candidato sindaco del centrosinistra è a Milano per lavoro e con il suo post auspica che Lecce possa esser come la capitale economica della Lombardia.
A proposito della possibilità che tutto possa esser modificabile fa un parallelo tra il cambio della maggioranza politica del Comune di Milano a quanto auspica per la capitale del Sud del Barocco.
“Sento l’esigenza di scriverlo da qui, da Milano“, posta su Facebook Carlo Salvemini, una città che per 18 anni è stata amministrata dai Formentini, dagli Albertini e dai Moratti ma dal 2011 “i cittadini, al momento giusto, si sono uniti attorno a Pisapia” cioè al centrosinistra e sognando che dopo 19 anni di centrodestra leccese i suoi conterranei possano voler emulare i lombardi. Salvemini posta anche la pace fatta con il Presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete, rammaricatosi di non aver avuto l’occasione di parlare con il figlio dell’ex Sindaco di Lecce quando per qualche giorno risulto esser il candidato in pectore dell’aggregazione che oggi sostiene Carlo Salvemini.