LECCE- Dipendenti demansionati, sotto lo scacco dei provvedimenti disciplinari, trasferiti negli incarichi da un momento all’altro. Il braccio di ferro tra i lavoratori della Lupiae Servizi e i vertici della municipalizzata del comune di lecce sembra continuare. Una prova di forza, denunciano dal sindacato CONFINTESA-TuCS, che riguarda i dipendenti che hanno rifiutato di firmare il passaggio dal full time al tempo parziale.
Ecco perché, dicono, a fronte di una chiusura totale, è confermato lo sciopero programmato sino al 28 febbraio prossimo al quale si affiancherà  un sit-in in piazza sant’Oronzo per coinvolgere l’intera cittadinanza. E poi alcuni esempi di quelle che secondo il sindacato sarebbero vere e proprie ritorsioni nei confronti dei dipendenti più sindacalizzati : un lavoratore reo di appartenere al gruppo dei lavoratori dissidenti, si è visto trasferito senza preavviso dal servizio di attesa e custodia presso Palazzo Carafa (prestato per oltre quindici anni), al settore Manutenzione del Verde, senza avere la giusta formazione professionale.
Ancor più grave, continuano da Confintesa, è ciò che è accaduto ad un altro dipendente che per aver contestato un ordine di servizio che lo vedeva demanzionato, è ora sotto minaccia di provvedimento disciplinare.
Fatti gravi, dicono, accaduti nell’indifferenza più generale e a scapito dei cittadini dal momento che, nella loro qualità di supporto amministrativo, i lavoratori Lupie svolgono attività di interesse pubblico e quindi, nell’interesse di tutti.