LECCE- Un passo avanti, più profondo, rispetto alle Unioni dei Comuni che finora hanno barcollato non poco: la proposta di legge sulla fusione tra Comuni arriva dal Salento e parla all’Italia. Ha come primo firmatario il deputato Pd Salvatore Capone ed è stata sottoscritta da altri venti colleghi della Camera (da Elisa Mariano a Ludovico Vico, Gero Grassi, Liliana Ventricelli, Michele Bordo, Michele Pelillo, Colomba Mongiello, Angelo Capodicasa, Renzo Carella, Sabrina Capozzolo, Marialuisa Gnecchi, Anna Maria Carloni, Ernesto Preziosi, Paola Bragantini, Ezio Primo Casati, Giampaolo Galli, Edo Patriarca, Piergiorgio Carrescia, Umberto Marroni, Giorgio Brandolin). Tecnicamente, è una proposta di modifica al testo unico sull’ordinamento degli enti locali del 2000 quella che in mattinata è stata illustrata all’Hotel Patria, a Lecce. L’obiettivo è armonizzare e innovare le forme di collaborazione tra enti per rispondere davvero ai tempi che cambiano. Ma in un’Italia radicata sulla storia dei Comuni non sarà facile e immediato fare breccia. Lo sa anche chi ha contributo alla stesura della proposta di legge, Luigino Sergio. Eppure, si va. E si va anche nel Salento. A portare la loro testimonianza anche i Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, che hanno già deliberato in Consiglio comunale la proposta di fusione e ora sono alle prese con lo studio di fattibilità da sottoporre poi a referendum tra i cittadini.