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Consulenze ipotecarie “pilotate”: sospeso dirigente comunale

LECCE- Consulenze ipotecarie pilotate, sfruttando il suo ruolo di Dirigente della Conservatoria dei Registri Immobiliari di Lecce. Un’abitudine, quella di Giovanni Scrimieri, 62enne che secondo le indagini della Digos, diretta dal dottor. Raffaele Attanasi, andava avanti da anni. A testimoniarlo anche le immagini registrate dalle telecamere piazzate nel suo ufficio.
Ora è stato sospeso. In queste ore gli è stata notificata la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio della funzione pubblica. Il reato che gli viene contestato è il 319 quater del codice penale, ovvero induzione indebita.  Un provvedimento emesso dal G.I.P. Di lecce al termine dell’indagine partita nell’agosto del 2015 e durata un anno dopo la denuncia di una cittadina alla quale erano state chieste 350 euro per una pratica. Il 62enne, per accaparrarsi facili guadagni avrebbe persuaso i Segretari Generali di molti Comuni della provincia a rivolgersi alla società della compagna per richiedere consulenze ipotecarie.

La donna al momento, non è indagata così come non lo sono i segretari coinvolti: 11 in tutto, che servono 23 comuni dal sud al nord della provincia, e 6 funzionari di uffici tecnici.

Rivolgendosi al 62enne sarebbe stato facile per loro ottenere le pratiche da presentare in Conservatoria, assicurando prezzi inferiori rispetto agli importi praticati da altre agenzie ed un iter di definizione accelerato e privo di intoppi.Era lo stesso funzionario a ricevere il denaro per le consulenze fornite dall’agenzia, intestata alla sua convivente, ma di fatto gestita da lui.

Consapevole del suo ruolo e delle difficoltà dei Segretari Comunali nel redigere particolari atti ipotecari che dal suo ufficio sarebbero dovuti transitare, aveva organizzato un collaudato sistema che garantiva alti guadagni all’agenzia senza apparire in prima persona.

Il denaro gli arrivava in un buste da lettera insieme alle pratiche, così come concordato telefonicamente. La consegna avveniva spesso nel suo ufficio. Durante la perquisizione domiciliare tra la varia documentazione sequestrata sono state trovate numerose buste contenenti complessivamente 18 mila 731 euro. Dal questore l’appello ai cittadini a rivolgersi con fiducia alla Polizia per segnalare soprusi, soprattutto se provengono da addetti ad Uffici della Pubblica Amministrazione.

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