Politica

Lecce 2017, Pellegrino e compagni: Salvemini candidati!

LECCE- Il consigliere comunale di opposizione, Carlo Salvemini, potrebbe esser il candidato per la successione a Paolo Perrone per il centro sinistra di Lecce. Un appello, primo firmatario il senatore Giovanni Pellegrino, lo propone allo stesso ed ai partiti della coalizione. L’improvvisa accelerazione dopo lo stallo più volte manifestatosi nella coalizione che da 20 anni è opposizione a Palazzo Carafa.  Questa la richiesta avanzata a tutti i soggetti del centrosinistra:

“I sottoscrittori di questo appello propongono ai partiti e movimenti che si riconoscono nell’area di centrosinistra e a tutte le forze che collaborano con il governo della Regione Puglia di accettare con disponibilità ed entusiasmo la candidatura di Carlo Salvemini a Sindaco di Lecce per le sue riconosciute competenze e per il suo indiscusso rigore morale. A Carlo Salvemini chiedono di accettare con passione e generosità la sua candidatura per consentire un vero cambiamento nella nostra città”.

E questi i nomi dei firmatari della petizione online: Giovanni Pellegrino, Giuseppe Fornari, Giulio Casilli, Andrea Vernaleone, Annamaria Chiatante, Pierfrancesco Chirizzi, Tonia Rossi, Giorgio Caracciolo, Andrea Scardicchio, Totò Mininanni, Roberto Cicirillo, Maria Grazia Gioffrè, Rita Bortone , Mariapia Pizzolante, Nico Di Battista, Pino Ingrosso, Maria Antonietta Pulito, Patrizia Rucco, Andrea Salvati, Beatrice Bambi.

Ora sperano solo in una risposta positiva da parte di tutti ed in primis del possibile candidato che così risponde: “Ringrazio tutti i firmatari per la fiducia, la stima, la considerazione che mi esprimono. Ad uno ad uno. Sono chiamato ad una decisione impegnativa e inattesa: per la volontà di concludere il mio impegno in consiglio comunale, annunciata già l’estate scorsa e recentemente ribadita; per la tempistica della proposta ricevuta, mentre tutti gli altri competitors si sono già ufficialmente presentati alla città; per il contesto politico nel quale giunge, contrassegnato da tensioni e polemiche dentro l’alleanza di centrosinistra. Per questi motivi -continua-  sento il bisogno di prendermi le necessarie ore per riflettere. Uscire in punta di piedi dal comune come consigliere uscente è un conto. Rispondere ad un appello alla candidatura a sindaco un altro. Impiegherò questo tempo per capire se ci sono le condizioni indispensabili per accettare. Anzitutto se questa proposta verrà fatta propria anche dai partiti e dai movimenti cui è indirizzata e poi verificare se c’è la disponibilità a riconoscermi piena autonomia e responsabilità, nel rispetto reciproco dei ruoli…A presto, quindi”.

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