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Mensa scolastica unione comuni terre di acaya e Roca, il Tar stabilisce subentro Turigest

LECCE- Subentra nel contratto d’appalto delle mense scolastiche dell’Unione dei comuni Terre di Acaya e Roca l’ATI Turigest. Lo stabilisce il Tar di Lecce.

La gara in questione è quella per il servizio nelle scuole di Melendugno, Vernole e Castrì, per un totale di 11 plessi scolastici e per la durata di 404 giorni di servizio, ha un valore di € 828.200,00 parametrato su un numero medio di 500 pasti al giorno. Al bando hanno partecipato solo due concorrenti: La Fenice srl e la costituenda ATI Turigest – Brin Mense.

Ha vinto la prima, con uno scarto tra le due offerte soltanto di punti 1, 15, ma Turigest, con l’avvocato Valeria Pellegrino, ha presentato un ricorso al Tar per l’annullamento dell’aggiudicazione. L’opposizione si basa sul fatto che la gara è disciplinata da un bando, un disciplinare e un capitolato speciale, che specificano l’oggetto delle singole prestazioni ricomprese nell’appalto dettando “le condizioni minime che i concorrenti sono tenuti a garantire nello svolgimento del servizio”.

Tra queste, viene richiesto, nel servizio che “comprende: fornitura di materiale a perdere, utensileria necessaria alla preparazione dei pasti, di quanto necessario alla consumazione dei pasti, è cioè posate, stoviglie, bicchieri, tovaglie e tovaglioli”, che tutto sia “in materiale completamente atossico e monouso”. La Fenice, invece, ha offerto nella gran parte dei plessi materiale pluriuso con conseguente utilizzo di lavastoviglie. Il legale rappresentante di Turigest ha contestato sia l’ammissione a gara dell’aggiudicataria La Fenice, per avere questa presentato una variante al servizio non ammessa perché in violazione del capitolato, sia il punteggio a questa attribuito.

Si è costituita in giudizio la società La Fenice, così come anche l’Unione dei Comuni Terre di Acaya e Roca. Ma, per i giudici amministrativi, “il capitolato speciale d’Appalto detta le condizioni minime che i concorrenti sono tenuti a garantire nello svolgimento del servizio”, e scrivono: “ mentre l’impiego di materiale monouso appare funzionale ad assicurare un adeguato standard igienico sanitario, tenuto conto della particolare utenza che fruisce del servizio (in larghissima prevalenza, bambini in età scolare) viceversa l’impiego di materiale pluriuso, nella parte in cui comporta il conseguente utilizzo della lavastoviglie, non garantisce appieno la certezza delle condizioni igienico sanitarie”. Dunque il ricorso è fondato e scatta l’annullamento dell’aggiudicazione definitiva della gara a La Fenice, dichiarando inefficace il contratto con essa stipulato e disponendo il subentro dell’ATI Turigest nel contratto di appalto per le prestazioni ancora da eseguire.

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