LECCE- Un intoppo burocratico era alla base della revoca dell’assistenza domiciliare ad una paziente di San Cesario ammalata di tumore. Dopo l’appello della figlia, che abbiamo fatto nostro interpellando subito i vertici Asl, è stata ripristinata con effetto immediato l’assistenza domiciliare alla paziente di San Cesario. La donna ha un’invalidità del 100% per la quale l’Asl ha riconosciuto l’assistenza medica domiciliare da settembre al 31 dicembre, poi, dal 31 dicembre, non sarebbe stata più ritenuta necessaria e non l’ha rinnovata. Eppure la mamma di Ilaria, certo non è guarita.
Ora la Direzione d’ambito, al termine della riunione straordinaria dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), convocata immediatamente dal direttore del Distretto di Lecce dott. Rodolfo Rollo per riesaminare il caso assieme alla dirigente del Servizio Sociale professionale di San Cesario, ha deciso il ripristino immediato.
“Va ricordato -spiega la Asl- che la situazione era stata già rivalutata il 31 dicembre scorso, quando in accordo con il medico di medicina generale era stata definita la necessità di passare la paziente in assistenza sociale domiciliare (SAD), con accessi estemporanei dell’infermiere ASL su richiesta del curante e con 12 ore di assistenza OSS da parte dell’Ambito stesso.
Il servizio, tuttavia, è rimasto scoperto per alcuni giorni a causa del passaggio della gestione dal vecchio ente gestore al nuovo, complicato da un ricorso amministrativo che ha, evidentemente, fatto slittare i tempi. Il contemporaneo aumento dei pazienti serviti, passati da poche unità a un centinaio, ha reso ancor più difficoltoso il passaggio di consegne all’interno dell’Ambito. Per evitare ulteriori criticità, l’UVM ha dunque deciso di riassegnare il servizio al vecchio gestore già da oggi, assicurando in tal modo la continuità assistenziale in attesa che i passaggi amministrativi siano definitivamente conclusi”.