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Ecco il Pug: Lecce policentrica, forte dal centro alle periferie

LECCE-  Una Lecce più bella, possibile e accessibile. Questa è la città che ci si aspetta dal futuro, secondo il nuovo PUG, il piano urbanistico generale che sarà lasciato come eredità da realizzare alla futura amministrazione. Dovrà essere approvato prima dalla giunta e poi dal consiglio. Ora è stato presentato alla cittadinanza dal palco del teatro Paisiello.
Secondo l’immagine data dall’architetto Mosè Ricci, consulente scientifico del piano, Lecce abbandonerà la conformazione da “uovo fritto”, con un centro coeso e saldo e le periferie rarefatte, per diventare una città policentrica, con queste ultime rafforzate e dotate di servizi e opportunità, così come le campagne, dove sarà valorizzata ogni costruzione, dalle masserie alle antiche pagghiare, e le marine. Rigenerazione, recupero, riuso sono state le linee guida. Ma tutto sarà fatto adottando un criterio, una sorta di clausola di salvaguardia: se nel quinquennio precedente non sarà stato raggiunto lo standard demografico prefissato, la città non “crescerà”, giacché il modello da seguire è quello di una Lecce che cresce sì, ma sull’esistente da eiqualificare. Tradotto: cementificazione ridotta all’indispensabile.

Tre i temi: ecologico, sostenibile, sensibile al paesaggio; cinque i paradigmi: mura di Lecce, Università e città, isole dell’abitare, città rurale, parco delle marine.

PARADIGMI DEL PIANO
l’ecologia del territorio, quale matrice organizzativa delle misure di pianificazione, della condivisione, ai vari livelli istituzionali, delle scelte strutturali del PUG e della perequazione urbanistica, come metodo di concertazione e di trattamento equo di tutti i soggetti che, a vario titolo, vogliono contribuire alle azioni di pianificazione per aumentare la qualità del territorio;

la sostenibilità delle trasformazioni, sia in ambito urbano che rurale, e del suo riconoscimento quale presupposto fondamentale per la costruzione condivisa e la modernizzazione dei contesti, comprensivi delle misure di mitigazione e compensazione, quali strumenti di controllo delle prestazioni economico-ambientali e sociali del territorio leccese;

la sensibilità al paesaggio, attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e storico-artistici, quali elementi fondativi dei caratteri paesaggistici predominanti ed inalienabili, in equilibrio con lo sviluppo socio-economico locale.

AMBITI TEMATICI
L’articolazione del territorio comunale in Ambiti Tematici ha come obiettivo quello di riconoscere, a partire dalla ricognizione delle risorse territoriali, le differenze e le specificità delle parti, o “ambiti” , appunto, in cui il territorio è suddiviso.

Il PUG riconosce 5 ambiti tematici, ognuno dei quali è caratterizzato da un tema principale:

-Mura di Lecce
-Università e Città
-Isole dell’Abitare
-Città Rurale-
Parco delle Marine

Questi sono i temi fondativi del PUG che legano le diverse forme della città (storica, compatta, diffusa, lineare) agli stili di vita e ai paesaggi (il patrimonio storico-artistico, la campagna salentina, la costa) e li mettono in relazione con un futuro possibile di qualità condivise. La definizione degli ambiti rispetto ad alcuni temi piuttosto che a caratteristiche fisiche o morfologiche rappresenta una modalità di selezione degli obiettivi e delle priorità degli interventi di trasformazione. Per ciascun ambito, quindi, vengono definite le disposizioni urbanistiche nonché gli strumenti necessari ad attivarle.

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