MESSINA – Fabio Perrone, l’ergastolano 43enne salentino, noto come ‘Triglietta’ e ritenuto vicino alla Scu che il 6 novembre 2015 riuscì ad evadere durante una visita medica all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, ha aggredito e ferito due agenti di Polizia penitenziaria del carcere di Messina, dov’è attualmente detenuto.
Ne dà notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe): “Si tratta di una situazione allucinante tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene in un carcere italiano”. L’episodio si è consumato in mattinata, nel Centro diagnostico terapeutico della struttura, poco prima di essere accompagnato in Tribunale. Non è ben chiaro il motivo dell’aggressione: si sa solo che Perrone è riuscito a ferire due agenti, nuovamente.
Sì perchè per l’ergastolano salentino non è la prima volta. Il giorno dell’evasione dal Fazzi, infatti, riuscì a impossessarsi della pistola di uno degli agenti di scorta, ferendo tre persone, sparando all’impazzata in corsia per farsi strada, e rapinando l’auto ad una donna nel parcheggio dell’ospedale, puntandole l’arma alla tempia.
Ricordiamo che Perrone (accusato anche dell’omicidio di Fatmir Makovic, montenegrino, consumatosi in un bar a Trepuzzi nella notte tra il 28 e il 29 marzo del 2014) venne catturato il 9 gennaio dello scorso anno, dopo 63 giorni di latitanza, a Trepuzzi.