Politica

Il centrosinistra sceglie Rapaná ma poi fa marcia indietro dopo sms di Emiliano a Telerama

LECCE- Convulsa riunione del tavolo del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco. Il Pd propone Giovanni Rapaná, commercialista vicino a D’Alema, ma il senatore Ruggeri risponde con il nome di Melica poi si tenta la telefonata al senatore Stefano ma questo ringrazia e dice: troppo tardi. All’incontro oltre ai segretari provinciale e cittadino, Piconese e Marra, presenti l’avvocato Fornari ed il segretario del partito di Casini. La scelta quasi obbligata su Rapaná allontana l’Udc che aveva già detto di poter guardare all’indirizzo di Giliberti, o di Delli Noci, in caso di non soddisfazione politica. Dagli ambienti fanno emergere la voce del favore anche del

Presidente Emiliano nello stesso momento nella città di Lecce per impegni Istituzionali. Per una conferma il direttore Vernaleone gli inoltra un sms e qui emerge una pesante novità che riapre i giochi, blocca la fumata bianca verso il commercialista e rimanda ogni scelta per la designazione del candidato sindaco.

Vernaleone scrive: buonasera Presidente il tavolo avrebbe accettato il nome di Rapaná con il suo assenso. Mi conferma? Ma nel giro di pochi minuti la risposta di Emiliano: “Assolutamente No. Non conosco il candidato, non credo di averlo mai incontrato. Non spetta a me scegliere ne dare assensi sullo stesso. Non so nulla della decisione che è stata adottata dal tavolo. Continuo a pensare che il miglior candidato che abbiamo è il senatore Stefano anche se comprendo le ragioni che lo hanno spinto a non accettare la candidatura. Qualunque candidato sceglierá il PD di Lecce a me sta bene. Per quello che vale il mio parere.”

Lapidaria risposta da parte del presidente emiliano che fa ben comprendere la sua contrarietà all’ipotesi che stava scaturendo dal tavolo di questa sera. Fine della riunione ed all’uscita come se nulla fosse successo, Lacarra costretto a rivedere la sua certezza che entro la serata ci sarebbe stata la svolta sul nome o sulle primarie. L’Udc ancora in attesa di decidere il suo percorso e la federazione bloccata sulla scelta che stava maturando. Il cambio di rotta del tavolo leccese avviene tra le 20.10 e le 20.35. Tutto da rifare ma fermo no delle Primarie.

Alla fine del tavolo nulla emerge rispetto a quanto raccontato se non da parte di Lacarra che ammette di non azzeccare ore e giorni per la definizione della candidatura ma speranza che finisca presto questo balletto di nomi. Per Marra ci sarebbero più personalità ed il Presidente della Regione è sempre informato di tutto ma il messaggio su mostratovi di fatto fa comprendere l’atmosfera nel centro sinistra .

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