Cronaca

Sarah Scazzi: in 12 a giudizio per depistaggio

TARANTO- Il gup del tribunale di Taranto ha rinviato a giudizio 12 imputati accusati a vario titolo di falsa testimonianza, false informazioni al pubblico ministero, calunnia e autocalunnia nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Il processo inizierà il 3 aprile prossimo. Risponde di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise Ivano Russo, il giovane di Avetrana che sarebbe stato conteso da Sabrina Misseri (condannata all’ergastolo per l’omicidio con sua madre Cosima Serrano) e la cugina Sarah. Sono contestati i reati di falsa testimonianza e false informazioni al pm anche a sua madre Elena Baldari, al fratello Claudio Russo e all’allora fidanzata Antonietta Genovino. Tra gli altri imputati c’è il padre di Sabrina, Michele Misseri, (zio di Sarah, a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere) che risponde di autocalunnia perché si autoaccusò dell’omicidio di Sarah.

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