LECCE- Soltando da Giugno ad Agosto, mese a cui risale l’ultimo aggiornamento, per la raccolta differenziata un trend notevolmente in calo e quasi dimezzato quello della città di Lecce. A lanciare l’allarme è il Presidente della Commissione Controllo Antonio Rotundo.
Nel mese di Giugno un picco, ad agosto un calo vertiginoso poi un black out negli ultimi 4mesi, con un “buco nero inammissibile-afferma Rotundo- e irrispettoso della legge, senza considerare l’obbligo di trasparenza verso i cittadini”. Il riferimento è alla pubblicazione aggiornata dei dati che ogni Comune ha l’obbligo di pubblicare sul sito della Regione, quella che l’amministrazione leccese a partire da Agosto ha tralasciato.
Eppure il servizio nel 2016 è costato 3milioni e 300mila euro in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 23 milioni e 950 mila euro, a subirne le conseguenze i leccesi con l’aumento della TARI. Per quanto riguarda carta, cartone, plastica, metalli e legno, negli ultimi 3 mesi resi noti sul sito della Regione, il trend è rimasto più o meno costante, con lievi variazioni. La raccolta dell’umido, invece, sempre nello stesso arco di tempo si è ridotta di quasi 20 volte, quella indifferenziata si è più che dimezzata.
La domanda per Rotundo sorge spontanea: cosa è accaduto dal mese di Agosto in poi e che fine hanno fatto i rifiuti che la cittadinanza ha continuato a differenziare?