LECCE- Sono ben 6 milioni e 832mila i voucher venduti nel 2016 in Puglia, di cui 1milione e 503 mila nella provincia di Lecce, seconda a livello regionale solo a Bari (2 milioni e 760mila). Rispetto al 2015, con un incremento dell’11,2% sul 2015. Nella graduatoria nazionale stilata dal Servizio Politiche del Lavoro della Uil, sulla base dei dati Inps, Lecce occupa la 32esima posizione, mentre Bari si piazza al 15esimo posto. Il resto delle province si trova più in basso: Brindisi è al 48esimo con 990mila683 e Taranto al 56esimo con 883mila540.
Dall’analisi condotta oltre il 50% dei voucher del 2016 (pari a 73 milioni) sono stati impiegati nel commercio, nel turismo e nei servizi (terziario)
“Tutte attività piuttosto distanti da quelle rispetto alle quali è nato il lavoro accessorio: lavoro domestico, giardinaggio, attività sportive, solo per citare alcune categorie -afferma il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto- Servono interventi urgenti per frenare gli abusi”.