UGENTO- Capire la portata vera dell’inquinamento provocato dalla discarica di Burgesi. I sindaci di Ugento, Acquarica e Presicce si muovono compatti, affidandosi insieme allo stesso legale e chiedendo da subito la revisione dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata a Monteco nel maggio scorso.
Parlano di un cortocircuito nei dati ufficiali, un inquinamento finora non rilevato durante i monitoraggi. Certo, si penserà dopo ai danni anche di immagine. L’obiettivo è impedire quanto prima che il percolato, il liquido tossico prodotto dai rifiuti, possa entrare in falda e da lì disperdersi ovunque. Intanto, durante il Consiglio comunale del 30 dicembre, a Ugento, verrà chiesta l’istituzione di una commissione d’indagine apposita, come fu 15 anni fa, ma stavolta con più mezzi.
La paura è tanta. C’è chi abita qui vicino e ha già vissuto anche lo scempio del 2000, quando altri fusti gemelli di Pcb sono stati rinvenuti nei campi e vennero condannati in via definitiva i responsabili, tra cui lo stesso Rosafio.