CronacaEconomia

Asl Lecce vara Piano Assunzionale 2016-18: 1155 posti a concorso

LECCE- Più di mille posti a concorso, per un impegno di spesa che supera i 47 milioni di euro. Sono i grandi numeri del Piano Assunzionale del triennio 2016-2018 varato nelle scorse ore dalla Direzione strategica della Asl di Lecce. L’azienda sanitaria ha deliberato l’adozione del piano nel rispetto dei limiti di spesa autorizzati dall’Assessorato regionale alle Politiche per la Salute, così come previsto nella delibera di giunta regionale 1072 del luglio 2016.
Il piano, nelle sue linee generali, prevede di bandire concorsi per tutte le posizioni ad oggi occupate con incarichi a tempo determinato su posto vacante, in sostanza trasformandole in posizioni a tempo indeterminato. Complessivamente si tratta di un piano da 1155 posti di lavoro, suddivisi tra medici, dirigenti sanitari, tecnici, infermieri professionali e operatori socio-sanitari. Per l’anno 2016 è previsto l’avvio di concorsi per 525 figure professionali, con un incremento ulteriore di 282 per il 2017 e di altre 348 nel 2018.

In quest’ottica di miglioramento la Asl di Lecce potenzierà il settore cruciale delle emergenze-urgenze e attiverà servizi sanitari per rispondere a nuovi bisogni. In particolare, il Centro Territoriale per l’Autismo (CAT), il Reparto di Chirurgia Vascolare all’interno dell’Ospedale “Vito Fazzi”, il Reparto Psichiatrico nella Casa circondariale di Lecce (a regime sarà il più grande d’Italia), oppure il Sistema di Trasporto Neonatale.

«La Direzione strategica della Asl – sottolinea il direttore generale Silvana Melli – sta compiendo uno sforzo economico e organizzativo importante, del quale ringrazio il direttore sanitario Antonio Sanguedolce, il direttore amministrativo Antonio Pastore e tutti i miei collaboratori, oltre a raccogliere con determinazione la sfida di una Sanità che cambia volto ed esigenze con molta rapidità. Il nostro Piano Assunzionale, dopo diversi anni in cui non si bandivano concorsi con questi numeri, darà un respiro più ampio alla Sanità del Salento ma avrà anche un impatto socio-economico notevole.».

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