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Rapine e pizzo ai parcheggiatori abusivi: sei arresti

LECCE-Si chiama operazione Serpe perchè è in quel vicolo di Copertino che avvenivano i raduni, presso le abitazuoni dei due dei 6 arrestati. Indagine lampo durata 4 mesi partendo da reati però risalenti al 2014. I militari della Compagnia di Gallipoli e della Tenenza di Copertino hanno portato alla luce ben due associazioni per delinquere operanti nei comuni di Lecce, Copertino, Monteroni, Porto Cesareo, Salice Salentino e Surbo.

A capo della prima, responsabile di6 rapine accertate a mano armata, Francesco Nestola originario di Copertino e noto come “Mpuddia” già indagato per estorsione e stupefacenti. In capo alle seconda, sulla quale pende l’accusa per racket dei parcheggi abusivi, Massimo Signore anche detto Zio Massimo di Lecce già noto per ricettazione, delitti in materia di armi e stupefacenti. Entrambi sono ritenuti vicini ad ambienti della criminalità organizzata leccese.

Un totale complessivo di 15 indagati, di cui 6 ai domiciliari: si tratta di Francesco Nestola, 35enne; Gianmarco Calcagnile, di 29 anni; Pamela De Matteis, 25enne; Sabrina Malinconico, 24enne; Giovanni Savina, 30enne e Massimo Signore di 50 anni. Sono in tutto sette, invece, gli indagati a piede libero.

Galeotta per raggomitolare la matassa, l’individuazione di alcune donne che erano solite migrare dall’uno all’altro gruppo criminale nel ruolo di collaboratrici attive.

4 gli episodi censiti ad aver segnato una svolta nelle indagini: 2 rapine portate a segno a distanza di poche ore il 5 Gennaio 2014 in due supermercati di Copertino e Monteroni che hanno ricondotto a due colpi del precedente 27 Novembre e 21 Dicembre dello stesso anno in due centri lottomatica. Stesso modus operandi, stessa fiat stilo grigio ripresa dalle videocamere di sorveglianza e risultata appartenente poi ad uno degli arrestati.

A mettere in luce il racket dei parcheggi abusivi invece una denuncia spontanea in questura di una delle vittime risalente al 2015 per percosse ricevute all’esteno del del centro mongolfiera, oltre ad intimidazioni e tentativi estorsivi venuti alla luce grazie ad intercettazioni telefoniche e ambientali. In totale 5 i parcheggiatori taglieggiati tra cui una donna: la richiesta ammontava a circa 100 euro alla settimana.

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