LECCE-Un aumento considerevole del carico di lavoro, continue richieste di prestazioni straordinarie anche obbligatorie e poi un aumento degli incidenti e dei diverbi sul lavoro. Questi alcuni degli aspetti allarmanti della situazione in cui versa poste italiane e che hanno condotto le organizzazioni sindacali del territorio, scese in campo già nello sciopero dello scorso 9 novembre, a presentare un esposto agli organi ispettivi per Lecce e provincia.
SLC CGIL, SLP CISL, SAILP E FAILP CISAL: questi i sindacati che hanno richiesto un urgente attività ispettiva presso il CDM di Lecce ed eventualmente anche su altri centri al fine di verificare eventuali violazioni della normativa vigente, causa di disservizi come il ritardo nel recapito della corrispondenza.
I centri che, si legge nell’esposto, risentono visibilmente di una gestione confusionaria sarebbero quelli di Galatina, Tricase, Casarano, Copertino, Maglie, Nardò, Martano, Gallipoli, Campi, Poggiardo. “Poste Italiane non ha aperto alcun tavolo – concludono- nonostante la mobilitazione che da mesi ha visto in scendere in piazza i dipendenti ostali di tutta Italia. A fronte dell’assenza di dialogo, le organizzazioni sindacali preannunciano tramite conferenze e volantini di voler informare e pensionati della gravità di un’operazione che porterà l’azienda alla perdita del ruolo sociale e la riduzione sempre maggiore di servizi essenziali”.