UGENTO- Il risparmio di spesa stimato sarà pari a oltre 7 milioni di euro in nove anni per i sette Comuni dell’Aro 9. Ma la buona notizia non attenuta le frizioni all’interno dell’ambito di raccolta rifiuti dell’hinterland di Casarano, finito nel marzo scorso al centro della dura reprimenda dell’Autorità nazionale anticorruzione. Il nuovo piano d’ambito elaborato dalla società Vitruvio di Racale, in sostituzione del precedente predisposto dal CONAI, ha ricevuto, infatti, solo il voto favorevole dei sindaci di Casarano, Matino e Ruffano, ma non anche quello di Montesano, Miggiano, Parabita e Specchia.
“Francamente – dice il presidente dell’Aro 9, nonché primo cittadino di Casarano, Gianni Stefano – non riesco a comprendere la posizione dei Sindaci che hanno votato contro l’approvazione di un Piano che tra l’altro accoglie le numerose istanze dagli stessi presentate”.
Si ripetono, dunque, i rapporti di forza che nel febbraio scorso hanno portato alla revoca del bando per l’affidamento del servizio di raccolta. Prossimo passo: indire la nuova gara. Al momento, infatti, è in vigore una proroga finita, al pari di quelle degli altri ambiti pugliesi, al centro dei rilievi dell’Anac, che ha inviato copia degli atti scandagliati alla Procura di Bari e alla Corte dei Conti.
Il presidente Raffaele Cantone, infatti, aveva puntato l’indice contro “il prolungato ricorso dei sindaci alle ordinanza contingibili ed urgenti di proroga degli affidamenti in essere nei singoli Comuni, invece di far funzionare gli Aro e di indire pubbliche gare per l’affidamento degli appalti nel rispetto della legge”.
L’ulteriore proroga è uno dei motivo per cui, otto mesi fa, i sindaci di Montesano, Miggiano, Parabita e Specchia si opposero all’ipotesi di revocare il bando, troppo oneroso, invece, per i restanti Comuni, che ora quantificano quella spesa in più 6,9 milioni di euro nel capitolato e oltre 600mila euro di iva.
