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Trivelle, “unità di crisi” Regione-Provincia per i ricorsi

LECCE- “Fare rete per combattere a tutti i livelli le prospezioni petrolifere al largo delle nostre coste”. È l’imperativo che emerge dal tavolo convocato in mattinata in Provincia, a Lecce, con i rappresentanti dei 13 Comuni dell’arco ionico interessati dal permesso a cercare idrocarburi rilasciato dal Ministero dell’Ambiente alla società Schlumberger Italiana spa, che fa parte dell’omonimo gruppo texano. A Palazzo dei Celestini c’era anche la Regione Puglia, rappresentata dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, delegato a seguire l’intero fronte trivelle e a preparare i ricorsi ai tribunali amministrativi. Non sarà una strada semplice. In primis perché al momento esiste ancora solo un decreto che chiude positivamente la valutazione di impatto ambientale e non anche quello finale del Ministero dello Sviluppo Economico che autorizza di per sé le ricerche nel Golfo di Taranto.

La valutazione dell’Avvocatura regionale è in corso. Per non accavallarsi e disperdere energie, si prospetta comunque una impugnazione che presenterà solo la Regione Puglia, con la costituzione in giudizio delle Province. Altra questione: la raccolta di studi e spunti legali per la battaglia.

E’ stata accorpata a questo incontro la seduta della seconda commissione consiliare sulle prospezioni nello Ionio. Si viaggia verso la costituzione di una sorta di unità di crisi.  Ognuno, dunque, ha il suo ruolo. Ai Comuni spetterà quello più politico di mobilitazione sul territorio e di pressing su Roma.

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