BARI- Lavoro irregolare o in nero, nel 2015 il Ministero del Lavoro ha effettuato in Puglia 15830 ispezioni (il 15,5% del totale delle aziende presenti sul territorio regionale), record assoluto a livello nazionale, ben 1700 in più della seconda classificata (la Lombardia) e 2300 in più della terza (Campania). L’incidenza regionale delle aziende ispezionate sul totale nazionale delle ispezioni vede, ovviamente, ancora la Puglia in testa con l’11,1%. La maggiore intensità nelle ispezioni si è registrata nel settore del terziario (oltre 8000), seguito dall’edilizia (circa 4000), dall’agricoltura e dall’industria.
Dall’attività ispettiva del Ministero è emerso che la Puglia è tra le regioni con il maggior tasso di incidenza di aziende irregolari sul totale di quelle ispezionate, nello specifico la quarta con il 64,4%, dietro Liguria (73), Marche (72) e Lazio (65), e la prima per incidenza delle aziende irregolari rispetto al totale nazionale delle irregolari (11,8%, davanti a Lombardia con il 9,9% e Campania con il 9,3%). Infine, in Puglia il Ministero del Lavoro ha individuato, sempre nel 2015, 7.022 lavoratori irregolari e 4.407 in nero, per un totale di incidenza del lavoro in nero del 62,8% su scala regionale.
“Sono dati che fanno riflettere – per il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese – ma che non colgono affatto di sorpresa chi vive tutti i giorni la situazione drammatica del tessuto economico regionale”