LECCE- S’improvvisano carpentieri e muratori, ma sono le addette alle pulizie delle scuole salentine. Lo fanno perché inserite nel programma “scuole belle” voluto dal governo, che prevede l’affidamento a loro di quella che dovrebbe essere però solo piccola manutenzione degli istituti e senza adeguata formazione, molto spesso salendo anche su impalcature e “in violazione delle norme sulla sicurezza”, come denunciano.
È solo uno, l’ultimo, dei capitoli della vertenza infinita degli ex Lsu, che sono tornati in sit in in Prefettura, in mattinata, per chiedere la svolta, dopo decenni da precari nelle scuole del Salento e puntualmente prossimi alle procedure di licenziamento collettivo.
I problemi sono anche tanti altri: mancata rotazione nella banca ore, mancato rimborso chilometrico per i lunghi spostamenti, mancata rotazione del personale. Tutti risvolti che portano a rosicchiare buona parte dello stipendio di appena 800 euro. L’appalto affidato al colosso Dussman con il ribasso del 60 per cento scadrà il 31 agosto prossimo. Dopo quella data, si chiede di internalizzare i lavoratori certi di un risparmio per le casse pubbliche.