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Il Nautico rischia di naufragare per colpa di Bari

GALLIPOLI- Il nautico Amerigo Vespucci di Gallipoli rischia di naufragare per colpa di bari. Lo ha confermato la risposta del Miur arrivata nelle scorse all’interrogazione presentata dall’On. del Pd Salvatore Capone lo scorso settembre.
La normativa vigente in materia, scrive il ministero rispondendo in Commissione Cultura della Camera , attribuisce al Ministero solo poteri di indirizzo e di finanziamento, mentre il potere di programmazione e di individuazione delle aree oggetto di intervento spetta alle singole Regioni alle quali è stato assegnata una quota parte delle risorse dei 300 milioni destinati al programma #scuole innovative, budget massimo a disposizione.

Nell’ottobre 2015, la Regione Puglia ha inviato la comunicazione individuando 5 proposte per la costruzione delle scuole con le relative schede tecniche. L’importo presentato per il progetto barese però è risultato superiore “a quello indicato e autorizzato dalla Regione” e questo ha escluso la Provincia di Lecce, che è rimasta quindi fuori dal concorso di idee. il 17 marzo 2016, la Regione Puglia ha confermato l’importo del Comune di Bari, 18 milioni di euro. il Ministero, non potendo autorizzare finanziamenti superiori a quelli stanziati in bilancio, ha comunicato come fosse possibile ammettere al concorso di idee il solo Comune di Bari in considerazione dell’entità delle risorse disponibili a livello regionale. Da qui il ricorso della provincia di lecce al Tar Lazio contro la Regione Puglia, il MIUR e il Comune di Bari. I giudici amministrativi hanno accolto l’istanza cautelare, in seguito alla quale il Ministero ha sospeso il concorso di idee per l’area del Comune di Bari.

Cosa significa questo? Il ministero è stato chiaro: ogni decisione sarà assunta solo all’esito della controversia. A questo punto, sottolinea l’On. Capone, è opportuno che la Regione valuti un’iniziativa atta a facilitare il percorso che può portare alla realizzazione delle due scuole innovative, sia a Bari che a Gallipoli, affinché entrambe le realtà possano poter utilizzare le risorse messe a disposizione dal Governo per fare fronte a bisogni essenziali del territorio.

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