LECCE-Non ha tardato ad arrivare la risposta del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Vincenzo Nicolì (in riunione a mezzogiorno con il prefetto Claudio Palomba) in merito al concorso di responsabilità in cui la scuola è stata tirata in ballo poche ore prima nella stessa mattinata.
“Tolleranza si, ma adeguare il diritto allo studio alle difficoltà infrastrutturali sarebbe paradossale– precisa Nicolì-considerato che circa il 75 per cento degli studenti che convergono negli istituti leccesi sono pendolari. Una riforma ante litteram scolastica con una riduzione netta dell’ orario è assolutamente impensabile. 5/10 minuti non possono fare la differenza: appellarsi a questo è inadeguato”.
Il prefetto a sua volta parla in un altro incontro istituzionale che coinvolgerà la Regione previsto all’ inizio della settimana prossima nel tentativo di procedere a passo spedito per sciogliere la questione.
Intanto sembrerebbe caccia aperta alle responsabilità, forse nel tentativo un pò maldestro di spartire le colpe. Un dato resta però immutabile: superati i 15 giorni di rodaggio, così come definiti dal Dirigente Re, le aspettative dell’utenza potrebbero per ovvi motivi aumentare. E in quel caso un ulteriore appello alla comprensione sarebbe certamente vano.