CAMPI S.NA- 10 pulman usati e pronti a partire dall’Austria direzione Salento, dopo gli opportuni controlli per attestarne la fruibilità, e che potrebbero essere anche 15 ed entro 2 settimane potrebbero sbloccare la situazione di difficoltà di Fse. Il paradosso è che qui, già in loco sarebbero ben 32 i mezzi fermi in riparazione affidati a privati ma bloccati causa debito.
Più semplice e veloce importarne 10 dall’estero che sbloccarne il triplo presente già sul territorio. Non si fermano le proteste dei genitori salentini, alle prese con treni soppressi anche senza preavviso e bus sovraffollati, quelli che già dai primi giorni dell’anno scolastico hanno dimostrato qualche falla che è costata a giovanissimi e adulti ore di studio e di lavoro perse.
Noi siamo ritornati a Campi e qui, Martedì mattina ore 7, un’altra giornata di fuoco imperversa in strada. Questa volta però a voler toccare con mano la situazione sono presenti il Responsabile del trasporto su gomma fse lecce, Donato Dell’Abate, e il Dirigente Cosimo Re, intervenuti a seguito di una chiamata dell’Assessore ai lavori pubblici di Guagnano Danilo Verdoscia e alle pressioni di Maria Celeste Roma, una delle mamme coinvolte nel disagio nonchè Presidente del Consiglio Comunale di Campi S.na.
L’osservazione dei tecnici è attenta, minuziosa, dall’esterno fino ad addentrrsi nelle dinamiche interne di posizionamento dei ragazzi a bordo dei mezzi: quelle oggetto di polemica già nei giorni scorsi e che a dire dei genitori hanno più volte messo a rischio la sicurezza dei passeggeri a bordo.
Oggi a restare a terra non c’è nessuno: l’offerta sembrerebbe essere stata perfettamente conforme alla richiesta, considerata anche l’aggiunta di un bus con rimorchio già nei giorni scorsi.
“Quello che è mancato– spiega il Dirigente Cosimo Re– è un opportuno dialogo con gli istituti scolastici: si tratta di due servizi che potrebbero venirsi incontro, o quantomeno trovare una soluzione di comune accordo. I primi di Settembre si è tenuta una riunione in Provincia che ha coinvolto i Dirigenti scolastici ma, causa convocazione last minute, fse non ha potuto presenziare. Da allora nessuna comunicazione è mai pervenuta in merito agli orari di entrata ed uscita dalle scuole- continua- se fossimo stati aggiornati probabilmente oggi non sarmmo qui”.
La soluzione sarebbe quindi creare un servizio che possa scaglionare gli utenti in fasce orarie con quei minuti che possono fare la differenza e ammortizzare i disagi. “Di conseguenza– interviene il Responsabile Dell’Abate– provvederemmo anche alla modifica degli orari navette fse che dalla fermata conducono poi nei vari istituti leccesi. I primi 15 giorni i problemi di assestamento sono comunque comprensibili- continua- considerando anche che l’utenza dei treni si è riversata rovinosamente sui pulmann, raddoppiando dall’oggi al domani. Se dovesse emergere un’ulteriore esigenza di potenziamento- conclude- si agirà comunque nel più breve tempo possibile”.
Effetto domino, dunque, all’interno di uno stesso ente tra i due servizi offerti, su binario e su ferro, ma anche al di fuori, con l’ente scuola: e così il trasporto che in questi giorni si è detto essere d’ostacolo alla tutela del diritto allo studio, sembrerebbe essere stato compromesso in parte anche da chi , a dire del Dirigente, avrebbe dovuto fare la sua parte.
Si accende la polemica delle mamme che raccontano la sensazione di aver ottenuto una rassicurazione ancora non del tutto soddisfacente. “Questo passaggio della patata bollente– dicono- ci lascia pensare che il disagio non finisca qui“.
Intanto però, alle ore 12.00 l’incontro tra il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Vincenzo Nicolì e il Prefetto Claudio Palomba cosicchè anche la scuola possa dire la sua e magari siglare questo compromesso, tanto invocato come risolutore, tra il servizio trasporto e quello scolastico.
E.Fio
