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Alloggi popolari, “nuova graduatoria in sei mesi”. Nodo case parcheggio in mano alla Finanza

LECCE- Fra sei mesi, alle soglie delle prossime elezioni amministrative, dovrebbe essere pronta la nuova graduatoria per l’assegnazione delle case popolari. A dare l’annuncio, nella settimana in cui si avvia il primo pacchetto di sfratti degli alloggi occupati abusivamente, è l’assessore alla Casa del Comune di Lecce, Attilio Monosi.

La giunta Perrone, com’è noto, ha già dato mandato alla dirigente del settore Casa, Maria Luisa De Salvo, di predisporre il nuovo avviso per metà ottobre, nonostante, come rimarcato dal consigliere di minoranza Luigi Melica, dovrebbe essere pubblicato nel novembre del prossimo anno. Il nuovo bando dovrà recepire la legge regionale nel frattempo varata, la n.10 del 2014, e prevederà che a presentare domanda dovranno essere anche coloro che in graduatoria sono già in posizione utile.

L’obiettivo è intercettare i nuovi bisogni sorti anche dopo il precedente bando del 2011, ma il problema resta sulla risposta che anche a questi si può offrire. Perché il vero nodo, oltre alla costruzione e ultimazione di nuove abitazioni, rimane quello della utilizzabilità delle case parcheggio. Se non si liberano queste, con molta più difficoltà si potranno far eseguire gli sgomberi negli alloggi popolari occupati abusivamente e che ammontano a 936 secondo l’indagine Nomisma Federcasa.

Sono cinque gli sfratti programmati, di cui tre nell’immediato, su immobili Arca Sud, sei quelli relativi ad abitazioni di proprietà comunale. Ma il punto critico, si diceva, è lo stallo sulle case parcheggio, anche queste finite sotto la lente della Procura. L’indagine della Guardia di Finanza ha portato a galla quello che rischia di essere un vero e proprio bubbone, in grado di mettere in seria difficoltà l’intero settore.

Per quanto gli investigatori mantengano il massimo riserbo, Monosi, che nell’inchiesta è indagato, svela uno dei filoni d’indagine ed è netto: “per le Fiamme Gialle, gli immobili parcheggio non possono essere destinati a graduatorie parallele. La Regione nella sua legge sottolinea che quelli servono come ricovero nei casi in cui dovessero verificarsi terremoti, crolli, fulmini. In teoria, non dovrebbero esserci casi meritevoli di ciò. Ma noi abbiamo istruito un provvedimento, con il voto anche del centrosinistra (e ricordo una presa di posizione importante del consigliere Torricelli in quel caso), per fissare un criterio di valutazione oggettivo per l’assegnazione, in caso di emergenza, a nuclei famigliari che avessero bisogno di un immobile, per un anno prorogabile a due.

Questa situazione ora è congelata. Se il provvedimento del Consiglio sarà ritenuto legittimo, potremo andare avanti con gli sgomberi delle case popolari e con l’assegnazione a rotazione di quelle parcheggio, altrimenti saremo costretti ad annullare quella delibera e a porre una croce sopra le assegnazioni degli immobili parcheggio”. In quel caso, si rischia di ingolfare anche le procedure di sfratto per liberare i primi appartamenti.

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