Cronaca

Sfondano la vetrina in auto: terzo colpo in 6 anni a danno della gioielleria

GUAGNANO-“Spaccata” nel cuore della notte ai danni di un laboratorio orafo e negozio d’argenteria e orologi a Guagnano. Cinque i ladri entrati in azione, alcuni dei quali sono stati immortalati dalle videocamere di sorveglianza.

Incappucciati e ben organizzati, i malviventi sono arrivati davanti alla gioielleria “Preziosi d’arte”, in via Vittorio Veneto, a bordo di due autovetture: un’Alfa Giulietta rossa e una Fiat Punto. La prima sarebbe servita qualche istante dopo per la fuga con il bottino, la seconda, da usare come ariete per sfondare la vetrata.

Esclusi così i due uomini impegnati alla guida dei mezzi, a compiere l’intrusione vera e propria sono stati in tre. Dopo aver forzato la saracinesca esterna, hanno lanciato la Punto in retromarcia, mandando in frantumi i vetri.

Sotto la forza dell’impatto, i cristalli sono esplosi e i malviventi sono riusciti a fare irruzione. Avevano un margine di tempo ristretto per agire, considerando il fragore provocato dall’urto e l’allarme, e così si sono concentrati sugli espositori più vicini all’ingresso.

Arraffato di fretta quello che hanno potuto, si sono dileguati tutti e cinque a bordo dell’Alfa, abbandonando la Punto sul posto, dove sono arrivati i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Campi Salentina e della stazione locale. L’utilitaria è risultata rubata e quasi certamente lo è anche la Giulietta, ricercata fino alle prime ore del giorno, ma senza esito.

Il bottino deve essere ancora quantificato. I filmati sono stati acquisiti nella speranza che svelino dettagli utili all’indagine. Nell’arco di 6 anni lo stesso negozio è stato messo a dura prova da ben 3 colpi (incluso questo di venerdì notte), complice probabilmente la posizione strategica della strada che tagliando trasversalmente il paese facilita la fuga in qualunque direzione.

Il colpo messo a segno nel 2010 ha sottratto all’attività ben 100mila euro, mentre nel 2014 (con una strategia in stile lupen) i ladri furono intercettati dalla vigilanza privata, nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo un’indagine serrata dei carabinieri: uno di loro fu identificato e arrestato.

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