Politica

Minoranze senza possibilità di parola nel Consiglio Comunale di Brindisi: il Prefetto chiede tutela

BRINDISI- Sarà direttamente il prefetto Annunziato Vardè a chiedere garanzia di rispetto del ruolo delle minoranze in Consiglio comunale a Brindisi. Perché il rischio avvertito dalle opposizioni è proprio quello di un ostruzionismo totale. E di questo la seduta convocata in mattinata ha dato avvisaglie.
È un nuovo terremoto nel Palazzo di città quello che ha segnato questa giornata, che sembrava essere inizialmente uguale alle altre: con delibera votata all’unanimità, il Comune di Brindisi ha aderito al Gal Alto Salento. Poi, però, la seduta si è interrotta: ad abbandonare l’aula è stata l’intera maggioranza, che ha così impedito la discussione su due ordini del giorno ma soprattutto sulle due mozioni presentate dalle minoranze, una del M5s sui criteri di nomina relativi alle partecipate e l’altra del Pd su variazioni di bilancio, quelle relative all’aumento dei ticket per le società sportive e alla nomina dello staff della sindaca Angela Carluccio.

Il rompete le righe è arrivato dal consigliere del gruppo di maggioranza “Coerenti per Brindisi” Pasquale Luperti. La motivazione ha scatenato le polemiche. “Nello scorso consiglio comunale – ha spiegato Luperti – l’opposizione non ha avuto rispetto per noi. In politica esistono i numeri e sono quelli che contano. Quando sarà ristabilito il rispetto reciproco, allora discuterò le cose proposte dall’opposizione. Fino a quel momento mi interessano solo le cose della maggioranza. Quindi per me il consiglio comunale è finito”.

In aula sono rimasti solo 13 consiglieri, numero legale insufficiente. Dai banchi dell’opposizione, dunque, la contromossa, dopo aver stigmatizzato il silenzio della sindaca: interessare direttamente il prefetto, perché il rischio è di veder saltare tutte le sedute nel momento in cui dovranno prendere la parola le minoranze.

L’incontro con Vardè si è tenuto alle 18. Il prefetto ha preso atto della situazione e ha annunciato che invierà una lettera al presidente del Consiglio comunale per chiedere di garantire nella prossima seduta la discussione delle mozioni saltate.

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