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Condotta”della discordia”: Mellone canta vittoria, ma per Albano “è un equivoco”

BARI- Si è concluso nel primo pomeriggio il tavolo tecnico in regione che inizialmente sembrava potesse mettere la parola “fine” alla diatriba sullo scarico in mare di Torre Inserraglio che vede scherarsi in fazioni opposte i comuni di Nardò e Porto Cesareo.

Un vertice a Bari tra i tecnici della regione puglia e i soggetti istituzionali coinvolti nella questione.

Il primo cittadino neretino Pippi Mellone fa sapere che l’incontro avrebbe confermato la direzione da lui intrapresa, quella di impegnarsi sul fronte del riutilizzo irriguo dei reflui fognari. Il progetto di affinamento delle acque reflue (già stilato nel 2000) è stato infatti presentato ai tecnici della Regione con l’aggiunta della pPIPPI MELLONEroposta di un impianto di fitodepurazione della superficie di oltre 4 ettari cui dare vita su terreni di proprietà comunale attigui all’attuale depuratore.

“Proposta questa– prosegue Mellone- ritenuta dal tavolo di grande validità oltre che teoricamente finanziabile. Ho conferme dalla parte politica e oggi anche da quella tecnica –incalza il primo cittadino- che la direzione intrapresa e irreversibile è quella del riutilizzo dei reflui in agricoltura e non dello scarico degli stessi a mare. E questa è una importantissima acquisizione di carattere “culturale” che cambia le carte in tavola e che incassiamo. È evidente che la condotta e lo scarico a mare sono in antitesi con tutto questo”.

Sindaco Salvatore AlbanoMa il primo cittadino di porto Cesareo Salvatore Albano non ci sta e mette i puntini sulle i: “quello di oggi era ben lontano dall’essere un vertice risolutore -afferma- era un incontro con tecnici avente come oggetto la fitodepurazione. Progetto auspicabile si, ma non risolutore e non sufficiente a rappresentare un’alternativa allo scarico: dato, questo, emerso oggettivamente anche oggi. Su questo tema- conclude Albano- solo accennato al tavolo di oggi, ho già provveduto a chiedere un inconro al Presidente della Regione Michele Emiliano perchè è una questione che richiede, ora più che mai, un serio interessamento della politica”.

Tutto lasciato alla libera interpretazione, dunque, ma tecnicamente ad oggi nessuna svolta concreta.

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