CronacaPolitica

Tap, l’informativa del Noe spariglia le carte: “Niente lavori sul cantiere”

LECCE- Nell’informativa che il Noe di Lecce ha depositato il 6 giugno scorso al pm Angela Rotondano ci sono tutti i nodi ancora da sciogliere sulla vicenda Tap: mancanza del progetto esecutivo, applicabilità della Seveso, regolarità dell’avvio del cantiere.
Quella relazione, di cui i referenti della commissione apposita del Comune di Melendugno hanno preso contezza venerdì, sarà uno dei punti fondamentali alla base dell’opposizione che, entro questa settimana, l’ente depositerà contro la richiesta di archiviazione della doppia inchiesta sul gasdotto avanzata dalla Procura. Da quelle carte emergerebbero, infatti, le questioni ancora aperte.

Innanzitutto, nel sopralluogo effettuato nelle campagne di Melendugno dai carabinieri il 17 maggio – vale a dire il giorno dopo la data entro la quale il cantiere doveva essere necessariamente avviato – i militari rilevano che sono state apposte tre piccole recinzioni e incontrano operatori che per conto di Tap, secondo quanto da loro affermato, stanno eseguendo indagini archeologiche e ricerca di eventuali ordigni bellici. Ma per i carabinieri, che documentano con tanto di foto, non c’è nessuna attività lavorativa in corso.

Il Noe acquisisce documentazione da Tap e dalla Regione Puglia, ascoltando anche funzionari regionali. Dalla ricostruzione di questi ultimi emerge il resto dei dettagli. Innanzitutto, non c’è ancora un progetto esecutivo depositato dalla multinazionale, benché il Ministero dell’Ambiente, un anno fa, abbia considerato i singoli documenti riferiti a particolari prescrizioni stralci di progetto esecutivo.  Poi, la questione Seveso, che ha partorito un braccio di ferro sull’asse Bari-Roma e sulla quale a gennaio sarà chiamato ad esprimersi il Consiglio di Stato: attraverso apposita prescrizione (A.13) era stato lo stesso Ministero dell’Ambiente a sottoporre il terminale di ricezione alla legge sul rischio di incidenti rilevanti. Però, alle soglie della conferenza dei servizi presso il Mise, nel dicembre 2014, è lo stesso Ministero dell’Ambiente a sostenere il contrario, tanto che in un proprio decreto di aprile elimina quella prescrizione.

Ancora, il cantiere: per la Regione, l’ottemperanza alla prescrizione sullo spostamento degli ulivi è ancora incompleta e questo renderebbe, a suo avviso, le attività avviate preparatorie al cantiere e non lavori veri e propri. Per la Procura, questo è invece superato. Resterà al gip ora decidere se tener conto anche di questo oppure chiudere il capitolo giudiziario.

“Noi non disponiamo di questi documenti perchè noi non siamo indagati, nessuna persona, né la società”, così precisa il portavoce di Tap Luigi Quaranta. “Per questo non abbiamo contezza né del decreto di archiviazione né di altro.  Si tratta di un atto di indagine disposto dalla procura di cui certamente la procura ha tenuto conto per fare le sue conclusioni. E’ un atto alla base di quella richiesta di archiviazione. Noi – conclude – abbiamo grande rispetto di quello che deciderà il giudice”

 

Articoli correlati

Scioglimento del Comune di Parabita per mafia, la decisione nelle mani del Ministro

Redazione

Lecce2017, Stefano non sarà ufficialmente candidato sindaco. Lacarra entro 48 ore il nome

Redazione

Si reca in banca per depositare il denaro, rapinato e ferito un tabaccaio

Redazione

Pug, Salvemini: “Illegittimo, la Giunta ritiri l’istanza in autotutela”

Redazione

Cade e si frattura una spalla: disavventura nel Salento per Patty Pravo

Redazione

Tragedia nella casa al mare: muore folgorato mentre cambia una lampadina

Redazione