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“A Lecce ogni vigile urbano deve realizzare multe per garantire un budget che la P.A. impone alla Polizia”

LECCE- Il codice della strada va rispettato ma la prevenzione dovrebbe essere il primo impegno da parte delle Istituzioni. Già l’autovelox su via Novoli ha segnato, dopo la denuncia di Paolo Pagliaro, l’inutilità e la nebulosità del limite, a distanza di pochi metri prima il segnale di massima velocità di 40 km orari e poi di 50, successivamente la sollevazione dei cittadini e poi la decisione di chi l’aveva pensato e difeso (Provincia di Lecce per mezzo della polizia di sua competenza) ha deciso di spostarlo all’ingresso di Villa Convento senza ancora specificare se le multe elevate dal 10 agosto saranno o meno abbonate. Oggi la denuncia su Fb di un’altra segnaletica discutibile che per ambiguità ha indotto all’ingresso in Piazza Libertini a Lecce e ad un gran impegno delle forze dell’ordine a multare decine di auto.

 La denuncia parte da Cesare Vernaleone che fotografando piazza delle Poste scrive testualmente: “… multate per il divieto di sosta con ben 85 euro. Grazie ad un cartello di divieto di sosta posto davanti al marciapiede che fa presupporre che il divieto riguardi solo quel punto è non l’intera Piazza” oltre ad un divieto d’ingresso nella stessa in alcuni orari del evidenziati da un’altra segnale stradale. Al dibattito apertosi sul social oltre alla criminalizzazione degli operatori della polizia municipale emerge un post che l’assessore alla mobilità della città di Lecce non contesterebbe limitandosi ad evidenziare che una comunità ha bisogno di regole da far rispettare

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Posizione più che condivisibile malgrado la non chiarezza della segnaletica ma, l’aspetto più grave, è quello emerso nella risposta di un esponente della maggioranza di Palazzo Carafa e capogruppo di Forza Italia. Per Giuseppe Ripa “se ci sono i presupposti nel fare multe evidentemente ci sono cittadini che compiono infrazioni….”ma il problema è un altro… e quanto segue è ancora più inquietante di una multa subita per aver eventualmente disatteso il codice stradale. Il consigliere comunale scrive: ” il problema è differente. Nella compilazione del bilancio di previsione l’Amministrazione per far quadrare i conti, non essendoci altre entrate, impone alla Polizia Municipale il raggiungimento di determinate somme da produrre. Per questo ogni vigile impegnato per strada, ha dei numeri da realizzare per garantire il raggiungimento del budget imposto. Questa è la spiegazione tecnica di quello che avviene. In altre parole bisogna far quadrare le casse comunali”.

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 Se tale affermazione è basata il partito rappresentato da Giuseppe Ripa, Forza Italia, potrebbe dover lasciare la maggioranza, per non essere considerato complice se vera la stortura evidenziata. Dall’altra parte, per confutare quanto affermato, chi colpito dovrebbe garantire la propria onorabilità con la eventuale cacciata dalla maggioranza del Partito azzurro che vede, seduto in consiglio oltre al capogruppo, Ripa, anche il segretario provinciale di Forza Italia Paride Mazzotta ed il presidente della Commissione traffico Vittorio Solero. Perché ricordiamo che i presupposti per il corpo della Polizia Municipale non dovrebbero esser quelli rappresentati dalla raccolta fondi per dei bilanci, questo è un presupposto generale senza riferimenti specifici, ma garantire la sicurezza dei cittadini degli spazi pubblici delle città e del territorio di competenza oltre a far rispettare, logicamente, la legalità rispetto anche al codice penale oltre che quello della strada.

 

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