GALLIPOLI- C’è attesa per la decisione del giudice che dovrà stabilire, in queste ore, se il consigliere Flavio Fasano potrà restare al suo posto nel Consiglio comunale di Gallipoli oppure se è valida la decisione della Prefettura di Lecce di sospenderlo, in applicazione della Legge Severino. Il ricorso presentato dall’ex assessore provinciale, anche candidato sindaco nell’ultima tornata delle amministrative, è stato discusso in mattinata dinanzi al giudice Piera Portaluri della Prima Sezione del Tribunale Civile di Lecce.
Presente anche il pm Emilio Arnesano. Si sono costituiti in giudizio sia la Prefettura di Lecce che il Ministero dell’Interno tramite l’Avvocatura dello Stato.
Il provvedimento risale al 3 agosto scorso. Su Fasano pesa la condanna in primo grado a tre anni e mezzo di reclusione riportata nell’ambito del processo nato dall’inchiesta Galatea 2, che lo ha visto imputato nelle vesti di ex assessore provinciale.
A lui sono stati contestati, tra gli altri, i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio.
La posizione di Fasano è nota: la legge Severino non è applicabile al suo caso, “poiché la stessa regolamenta solo il caso di sentenze sopraggiunte alla carica ricoperta ma non precedenti alla stessa campagna elettorale”.
Sarà il giudice a decidere, ora, sulla sua permanenza a Palazzo Balsamo.