Cronaca

Aggressione in carcere: detenuto prende a pugni agente e gli rompe un dente. L’Osapp: “Ora basta. Stato di agitazione”

LECCE- Alle 19,00 di domenica, nel carcere di Lecce, si è registrata una nuova aggressione. Nel reparto di Reclusione (quello in cui sono ospitati i detenuti “definitivi”), un detenuto ha dato in escandescenze ed ha picchiato un agente della Polizia Penitenziaria. Gli ha sferrato un pugno in viso, rompendogli un dente e procurandogli un trauma facciale.
L’Osapp -Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria- dopo l’ennesima aggressione nella casa circondariale di Lecce, dichiara lo stato di agitazione e si dice pronta a forme di protesta anche estreme.

“La situazione non è più sostenibile –dice il segretario provinciale Ruggiero Damato– Tutto ciò non è attribuibile alla locale direzione o al locale comando, che pure fanno notevoli sforzi -tiene a sottolineare- Chiediamo invece l’intervento dell’amministrazione centrale. A Lecce mancano uomini e mezzi! L’Osapp ribadisce la necessità di attivare l’intero sistema di videosorveglianza e di installare, una volta per tutte, i sistemi di allarme, perché “Così gli agenti sono abbandonati a se stessi”. Manifestando solidarietà al collega aggredito, dal sindacato chiedono l’intervento immediato del Provveditorato per la mancanza di sicurezza del personale di polizia sia di Borgo San Nicola, che di tutto il Nucleo Traduzione e Piantonamenti di Lecce e Brindisi. “Chiudiamo qualche reparto, se necessario, visto che non c’è personale sufficiente” dicono. E c’è un paradosso: a settembre si vuole aprire il nuovo reparto di Psichiatria, sono già iniziati i lavori per un nuovo padiglione ma, a fronte di questo, non si ha notizia dell’arrivo né di personale, né di mezzi.

“È venuto nel Salento il ministro della Giustizia e in questi giorni c’è il Vice capo del personale della Polizia Penitenziaria, c’è stata la commissione antimafia, ma mai nessuno che si degni di passare da qui, perché il carcere è un mondo a parte -dicono- e noi siamo abbandonati da tutti. E prendiamo sputi, schiaffi e pugni”.

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