GALLIPOLI- Da tre anni la signora Rita, un’anziana obesa di 78 anni, lotta per avere una sedia a rotelle dall’Asl. Purtroppo ad oggi, sono giunti due modelli inutili, e nonostante le continue richieste da parte della famiglia, nessuno interviene.
Questa è la denuncia che giunge da Gallipoli. La signora, con un tumore alle spalle e i suoi chili di troppo (un quintale e 74 chili) non riesce a vivere serenamente. La sua quotidianità è difficile da affrontare, soprattutto a causa dell’assenza di una sedia adeguata al suo stato di salute.
La Asl ha sì provveduto con due modelli: ma il primo risulta troppo alto, il secondo basso, sottile e piccolo. Nessuno -dice la famiglia-è mai venuto a casa per prendere misure o capire le vere necessità della paziente. In più servirebbe anche un letto.
Nonostante gli appelli alla Asl nessuno quindi interviene. Il tempo passa e la signora Rita continua ad affrontare la sua vita con estrema difficoltà. La sua famiglia è esasperata: “Non è giusto che non si riesca a ottenere una sedia adeguata, non è giusto che nessuno ci dia ascolto”, dicono. Ma non solo. Oltre a questo problema, ne subentra un altro.
La signora vive in un condominio di via Cagliari, a Gallipoli e ha ottenuto un accesso facilitato per entrare e uscire da casa, attraverso l’apertura di una porta, che le consente di evitare le scale. Sforzo inutile anche questo però, vista l’instabilità dell’ingresso. Ci sono dei buchi -dice la nipote- e tutto viene sorretto da pedane di legno che comunque non sono sicure, soprattutto quando giungono i sanitari del 118 con la barella per soccorrere l’anziana. Anche in questo caso, nonostante gli appelli a chi di competenza, nessuno interviene.
Rita continua così a restare sospesa tra un disagio che non può più aspettare e la speranza che qualcuno l’ascolti e si decida a dare un aiuto concreto alle sue esigenze.
E.P.