LECCE- Continua la protesta dei dipendenti Arif che il 30 Giugno, come un fulmine al ciel sereno, raccontano di aver incassato la batosta del licenziamento. Quei contratti da tre o sei mesi che periodicamente venivano riconfermati, improvvisamente lasciano a casa 150 dipendenti nel pieno di una stagione estiva che barcolla tra siccità e incendi boschivi.
A richiedere un confronto diretto con i manifestanti è stato l’Assessore Regionale al lavoro Sebastiano Leo che ha raggiunto gli ormai ex dipendenti per ascoltare le richieste di chi non si arrende davanti ad una scelta che, a loro dire, più che tecnica sembrerebbe avere un retroscena politico.
Quasi 200mila euro per sovvenzionare mezzi tecnici che sopperiscano all’assenza di personale, più di 350mila km di rete irrigua in tutta la provincia lasciata nelle mani di soli 15 addetti e 85 persone rimaste in campo e “raschiate dal fondo del barile” perché a tempo indeterminato.
Scelte gestionali queste nelle quali, precisa l’Assessore, nessuna figura istituzionale può entrare nel merito. L’unica possibilità è cercare un confronto con il Commissario Arif Domenico Ragno nell’intento di comprendere a pieno le motivazioni di una scelta così netta e inaspettata, probabilmente non solo riconducibile alla spending review.
Restando invece nell’ambito di competenza che gli appartiene, l’Assessore è pronto a fare una promessa concreta: “Ascolterò il Commissario Arif Domenico Ragno per avere un quadro completo sulla situazione. Il mio impegno sarà quello di portare quest’istanza nella prossima giunta“.
