Cronaca

Rapporto ecomafie in Puglia, la provincia di Lecce la più virtuosa per numero di abbattimenti

LECCE- Nella lotta all’ecomafia e agli ecoreati arrivano i primi segnali di un’inversione di tendenza, dopo l’introduzione della legge sui delitti ambientali nel codice penale e un’azione più repressiva ed efficace. Nel 2015 diminuiscono gli illeciti ambientali accertati, sono 27.745. Cresce invece l’incidenza degli illeciti nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), dove se ne sono contati ben 13.388, il 48,3% sul totale nazionale.

Nel ciclo illegale dei rifiuti, la Puglia scende al quinto posto, con 457 infrazioni accertate, con 430 persone denunciate e 196 sequestri effettuati. Dal 2002 ad oggi (31 maggio 2016), ci sono state ben 58 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 18,5% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale.

Nella nostra regione, i sequestri effettuati dalle forze dell’ordine hanno riguardato sia le numerose discariche illegali di eternit, laterizi, pneumatici fuori uso ma anche quelle di rifiuti solidi urbani, a causa della loro cattiva gestione. A tal proposito va menzionato il sequestro della discarica RSU “Autigno” di Brindisi del Noe di Lecce e quello della discarica comunale di Cerignola ad opera del Noe di Bari. Dal punto di vista delle tipologie di rifiuti sequestrati, a livello nazionale, dalle forze dell’ordine, quasi il 44% è rappresentato da fanghi di depurazione. In particolare, in Puglia, il Noe di Lecce ha svolto un’indagine che ha portato al sequestro di fanghi di depurazione non idonei all’utilizzo agronomico.

Nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento, la Puglia scende al quinto posto con 432 infrazioni accertate (l’8,8% del totale nazionale), 508 persone denunciate, 9 arrestate e 158 sequestri effettuati. Peculiare è la situazione nella provincia di Lecce, dove la Procura della Repubblica promuove ed esegue le demolizioni con sentenza definitiva in autonomia. Su circa 1.500 sentenze (calcolando quelle emesse negli ultimi otto anni) sono stati demoliti 250 immobili e ne sono stati programmati 50, di cui circa 30 avverranno per iniziativa degli ex proprietari. Si tratta soprattutto di case lungo le coste a Otranto, Tricase, Santa Maria di Leuca, Gallipoli, Porto Cesareo e Ugento.

Preoccupano gli illeciti legati alla filiera dell’agroalimentare. Numerose le operazioni portate a termine nel 2015 dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia mirate a garantire la sicurezza agroalimentare e a tutelare i consumatori da frodi e contraffazioni che colpiscono principalmente i prodotti a marchio protetto. Con l’operazione denominata “Aliud pro olio”, dello scorso febbraio, la Guardia di Finanza ha impedito che circa 2.000 tonnellate di finto extravergine italiano, proveniente da Grecia e Spagna, finissero in commercio.

La corruzione è sicuramente il peggior nemico dell’ambiente. Gli appalti pubblici nel settore dell’ambiente sono tra quelli più esposti alla corruzione e alla criminalità organizzata.  Dal 1 gennaio 2010 al 31 maggio 2016, in Puglia ci sono state 16 inchieste sulla corruzione in materia ambientale, con 98 persone arrestate, 188 denunciate e 33 sequestri effettuati.

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