LECCE- Tra i nomi dei 14 candidati che la Commissione Antimafia ha giudicato impresentabili alle prossime elezioni amministrative non ci sarebbe nessun salentino. Il lavoro dell’Antimafia è stato preceduto da una Relazione sulla trasparenza delle candidature della presidente, Rosy Bindi, che ha evidenziato, tra le altre cose, la carenza di strumenti di controllo sulla trasparenza delle candidature. Sotto la lente d’ingrandimento dell’antimafia tredici comuni, tra i quali anche Roma.
Per quanto riguarda queste 14 posizioni, ha spiegato Bindi, sono “state riscontrate irregolarità”, di cui otto per incandidabilità in base alla legge Severino. Dall’Antimafia è arrivato comunque un allarme: non bastano gli strumenti che ci sono per mettere al riparo il voto locale dalle infiltrazioni mafiose e spezzare la corruzione