CronacaEconomia

Finiscono a Bari i 12 milioni per il Nautico di Gallipoli. Gabellone: “Grazie Renzi”

GALLIPOLI- Il rischio era stato paventato. Ora quello che si temeva è accaduto: l’istituto nautico di Gallipoli ha perso i 12 milioni di Euro che la Provincia di Lecce avrebbe utilizzato per rimetterlo completamente a nuovo, demolendolo e ricostruendolo. I soldi finiscono a Bari. I fatti: il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha assegnato alla Regione Puglia fondi pari ad €.21.633.515,50 per la costruzione di scuole innovative e moderne dal punto di vista architettonico, ambientale, dotate di aule multimediali e di laboratori attrezzati.
Dopo la pubblicazione di un avviso pubblico e dopo che sono state esaminate tutte le domande presentate, la Regione ha approvato la graduatoria unica delle manifestazioni di interesse acquisite e ritenute ammissibili per la costruzione di scuole innovative, e nell’ambito della stessa al primo posto risultava posizionato il Comune di Bari con un intervento stimato in €.9.500.000, e al secondo la Provincia di Lecce con un intervento da 12.000.000 destinato alla demolizione e ricostruzione dell’Istituto Tecnico Nautico di Gallipoli.

Secondo l’ordine della graduatoria i due interventi sommati esaurivano la disponibilità delle risorse finanziarie di €.21.633.515,50.Tuttavia è accaduto che il Comune di Bari – dopo la conclusione della procedura di evidenza pubblica e dopo l’approvazione della graduatoria finale di merito, ha proposto alla Regione Puglia una nuova stima del costo del progetto rideterminando la spesa per l’intervento da €. 9.500.000 ad €.18.000.000.

Questa nuova valutazione dei costi del progetto interamente rivisitato è stata accettata dalla Regione Puglia e dal MIUR, e il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone è immediatamente insorto per difendere il finanziamento che garantisce la salvezza del Nautico proponendo ricorso al TAR del Lazio con l’Avv. Francesco Baldassarre, contro la Regione e il Ministero.

Nel ricorso si fa presente che nelle procedure di evidenza pubblica, siano esse gare di appalto, concorsi pubblici, bandi per finanziamenti o contributi, le domande presentate dai concorrenti corredate della relativa documentazione amministrativa, tecnica ed economica, una volta inviate tempestivamente all’Amm.ne che ha indetto l’avviso pubblico non possono essere modificate, variate, integrate, pena la inevitabile violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e par condicio, che costituiscono le regole fondanti di ogni procedura selettiva pubblica.

“In questa vicenda, invece, è accaduto che dopo il provvedimento di approvazione della graduatoria uno degli enti concorrenti, e segnatamente il Comune di Bari, ha rinegoziato con la Regione Puglia con il consenso del Ministero, al di fuori di ogni forma di evidenza pubblica e delle condizioni fissate nel bando, il contenuto del proprio progetto modificandolo in maniera così significativa tanto da raddoppiare il costo dell’intervento, che è passato da nove milioni di euro a 18 milioni di euro.

Con questa condotta, continua l’Avv. Baldassarre, sono state clamorosamente violate le regole delle procedura cristallizzate nel bando, alle quali l’Amm.ne si era autovincolata, ed in particolar modo è stato violato il principio di trasparenza ed imparzialità che regola tutte le procedure di evidenza pubblica.Un’altra grave illegittimità denunciata dall’Avv. Baldassarre nel ricorso attiene alla circostanza che il Comune di Bari nell’intervento per la costruzione del polo scolastico ha ricompreso anche il liceo, sebbene l’edilizia scolastica per gli Istituti secondari superiori sia una materia riservata alle Provincia. Nel ricorso proposto dalla Provincia, infine, si sottolinea l’importanza strategica del progetto di ristrutturazione dell’Istituto Nautico di Gallipoli, poiché è l’unica scuola superiore specialistica nel suo genere in tutta la Provincia di Lecce. Ebbene, siccome la originaria sede dell’Istituto è stata dichiarata inagibile, in quest’anno scolastico gli studenti ed il corpo docente sono stati costretti a svolgere l’attività didattica in un edificio di fortuna non attrezzato, messo temporaneamente a disposizione del Comune e comunque inidoneo all’attività scolastica. Pertanto il Presidente Antonio Gabellone sottolinea la assoluta urgenza di accedere ai fondi pubblici e così procedere velocemente alla ristrutturazione della sede scolastica per renderla fruibile alla città di Gallipoli ed a tutta la comunità salentina.

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