ROMA/BARI- Dopo 4 anni e 5 mesi trascorsi in India, Salvatore Girone è tornato in Italia dove rimarrà almeno sino al 2018.
È atterrato a Ciampino poco prima delle 18, come previsto, accolto da un lungo applauso, atteso da tutta la sua famiglia e dai ministri degli Esteri e della adifesa Gentiloni e Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Marina De Giorgi.
Con addosso la divisa della marina, il fucoliere è finalmente tornato in patria. Ha salutato con le mani incrociate in segno di vittoria, felice e soddisfatto. Ad aspettarlo la moglie Vania Ardito, i figli Michele e Martina e il padre Michele, arrivati in aeroporto già da mezzogiorno con un volo della Marina Militare.
Poi la partenza per Bari, la sua città, senza il fedele compagno, il cane argo, bloccato alla forntiera indiana.
Un’odissea che però non è ancora finita. Il braccio di ferro sulle competenze giudiziarie per il processo ai marò è ancora in atto, poi ci sarà il processo e la sentenza, forse nel 2018. il marò ha avuto il permesso di tornare in italia solo per ragioni umanitarie.
Nel frattempo gli ex ministri della Difesa e degli Esteri, Ignazio La Russa e Gulio Terzi hanno lanciato un appello: “Chiediamo ufficialmente al Capo di Stato Maggiore della Marina di far sfilare alla parata del 2 Giugno, anche per conto del convalescente Massimiliano Latorre, il fuciliere Salvatore Girone…affinché, sfilando con gli altri militari, possa ricevere l’applauso degli italiani”.