GALLIPOLI- Tutto è nato da un contenzioso civile per un banalissimo problema di vicinato, per la richiesta di innalzare un muro di confine.
Eppure l’avvocato Giuseppe Mazzeo, che rappresenta una delle persone coinvolte, denuncia quelle che definisce “disfunzioni della Giustizia”. Si riferisce ad una serie di pronunce di alcuni giudizi in merito alla vicenda. E, per ottenere vera giustizia, ha deciso di lasciarsi morire.
È la protesta eclatante che vuol mettere in atto, interrompendo le somministrazioni di insulina che da 30 anni lo mantengono in vita. Se dovesse dar seguito a questo intento, entrerebbe in coma diabetico e morirebbe. Non vuole attaccare la Magistratura, per la quale nutre un profondo rispetto, ma solo qualcuno che, a suo dire, non eserciterebbe nel modo migliore. Ecco perché ha deciso di scrivere al Ministro di Giustizia Orlando e, per conoscenza, al presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce.