LECCE-La 275 si farà ma sotto la vigilanza dell’Anticorruzione. È la garanzia data dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che ha annunciato il “modello Expo” anche per il Salento. Così ha risposto in aula all’interrogazione presentata da Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera.
Il governo, dunque, sgombra il campo da equivoci, soprattutto dopo le parole che lo stesso presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, ha pronunciato, martedì, durante la presentazione in Parlamento del decimo rapporto Cresme sulle infrastrutture strategiche: «nei giorni scorsi – aveva detto – l’Autorità si è occupata di un’opera considerata strategica che riguarda la Puglia, sulla quale c’è una confusione incredibile. Fuori dall’ufficialità, più soggetti che operano nella zona dicono “quell’opera è probabilmente diventata inutile”. Pubblicamente però si continua a dire: “ma quell’opera va mantenuta, è fondamentale e strategica”. Bisogna avere il coraggio di dire certe cose e il decisore politico deve fare le cose veramente utili».
Per Delrio, nessun passo indietro sull’opera, ma il rilancio del metodo. «Con Anas e Anac – ha specificato il ministro – stiamo valutando la situazione alla luce dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato e delle numerose inchieste della magistratura contabile e penale; poi, per la statale 275 Maglie-Leuca, seguiremo lo stesso metodo che abbiamo seguito, con Anac, per garantire i cantieri dell’Expo di Milano e del Mose di Venezia. Quest’opera, purtroppo, è la prova di come in Italia opere pubbliche interamente finanziate possano incagliarsi per 20 anni tra burocrazia, ricorsi, progettazioni fatte male e bandi inadeguati. Ma ci attiveremo con Anas e Anac per cantierizzarla al più presto».
Dalle mani dell’Anticorruzione, dunque, è destinato a passare ogni foglio: dalla verifica preventiva in corso su tutti gli atti alla vigilanza sulle varianti fino controllo sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza.
