CronacaEconomia

275, Ccc incalza Anas: “Dateci il cantiere”, la nuova guerra legale è alle porte

LECCE- Sulla 275, il raggruppamento CCC, Aleandri e Igeco va avanti spedito: in questi giorni, ha chiesto ad Anas di approvare il suo progetto esecutivo già consegnato nel luglio 2014 (il primo venne bocciato e poi sospeso in seguito a sentenza del Cds) e si è dichiarato pronto ad avviare subito il cantiere. In caso contrario, la società di Stato è avvisata: è dietro l’angolo un nuovo braccio di ferro giudiziario relativo all’esercizio del potere di autotutela, che, stando alle modifiche introdotte un anno fa dalla legge Madia, va esercitato entro 18 mesi, che in questo caso potrebbero considerarsi, secondo Ccc, già trascorsi.
Ma andiamo con ordine. Il gruppo emiliano scavalca a piè pari tutto il contenzioso innescato dall’associazione d’imprese che fa capo a Matarrese e che per il Consiglio di Stato avrebbe dovuto essere l’unica a vincere la gara milionaria per realizzare il raddoppio della Maglie-Leuca. Dunque, scrive ad Anas per sottolineare di essere formalmente l’unico soggetto aggiudicatario dell’appalto e l’unico titolare del contratto, ritenuto a tutt’oggi sempre valido ed efficace: il provvedimento di autotutela, con cui, nel marzo 2015, Anas aveva fatto un passo indietro, infatti, è stato poi sospeso dal TAR di Lecce due mesi dopo e dallo stesso TAR annullato a luglio; ora è letteralmente nel limbo, dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato del 5 maggio scorso.

Si è in attesa di una mossa di Anas, ma anche dell’Autorità Anticorruzione, che non ha ancora chiuso il fascicolo aperto sull’opera, dopo aver ricevuto le controdeduzioni da parte di tutti i soggetti nei confronti dei quali ha mosso rilievi a dicembre: la stessa Anas e la società di progettazione Prosal, Ccc e, infine, Matarrese.

Cosa potrebbe accadere ora?

1′ scenario: Anas quasi certamente attenderà il responso di Anac, che le ha suggerito di non assegnare la gara a Matarrese, a causa delle polizze fideiussorie false presentate, per quanto il gruppo barese abbia replicato affermando di essere vittima e non artefice della tentata truffa. Anas può dunque decidere di dar retta a Matarrese e consegnarle l’appalto.

2′ scenario: Anas non s’affida a Matarrese, ma a quel punto sorge il dubbio se possa riconsegnare l’appalto a Ccc, nonostante i vizi rilevati nel relativo iter di assegnazione. Per il consorzio bolognese, non c’è storia: come ha ribadito ad Anas in queste ore, per il Consiglio di Stato l’illegittimità della procedura di gara non può rappresentare la ragione da sola sufficiente ad annullare l’aggiudicazione e il contratto ad oggi in essere, mentre ulteriori eventuali atti di autotutela dovranno essere motivati sotto molteplici profili, compreso il rispetto del superiore interesse pubblico alla sollecita realizzazione dell’opera e il nodo soldi (la proposta di Matarrese costa 18 milioni di euro in più).

3′ scenario: Anas annulla d’ufficio tutto, in autotutela.

Nel primo e nel terzo caso, però, Ccc è pronta ad avviare una nuova guerra legale, rivendicando il fatto che Anas non possa più ricorrere all’autotutela, essendo decorso il termine di 18 mesi dalla data dell’aggiudicazione da sottoporre nuovamente ad auto annullamento. Quel termine è stato introdotto solo nell’agosto 2015 ma, secondo Ccc, stando alle prime applicazioni giurisprudenziali, potrebbe travolgere tutto. 

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