BRINDISI -Ad incastrarli sono stati due fattori: il Dna e le parole, intercettate, dell’ex latitante Andrea Romano, poi acciuffato per l’omicidio Tedesco. A Brindisi Polizia e Carabinieri insieme hanno arrestato quattro persone per la rapina efferata, metta a segno in piena mattinata, nella gioielleria follie d’oro del centro commerciale Ipercoop di Brindisi. Guardate la sequenza del colpo: in quattro, armati di fucili a canne mozze ed enormi martelli, ASSALTARONO il negozio.
Era il 3 dicembre del 2014. Il centro commerciale, e la stessa gioielleria, erano pieni di gente. Ora in quattro sono finiti in manette e si tratta di giovani brindisini: Christian Ferrari, 23 anni, Francesco Colaci, 23 anni, Antonio Di Lena, 29 anni, e Angelo Sinisi, 29 anni. Dopo la rapina, fu ritrovata l’auto -rubata- usata dalla banda. All’interno c’erano tracce di sangue, di uno dei banditi che si era probabilmente ferito nelle fa sconcitate del colpo, e i passamontagna. È stato facile per gli inquirenti isolare i Dna e trovare le corrispondenze. E ancora: l’allora latitante romano, intercettato dalle cimici delle forze dell’ordine, si lamentava del “frastuono” che i quattro avevano fatto con la rapina, che avrebbe potuto portare gli investigatori più facilmente a stanarlo. E poi lo avevano fatto senza il suo permesso. Ora i quattro arrestati rispondono di rapina in concorso, porto e detenzione di armi, ricettazione di armi e di auto.