LECCE- In un anno la Puglia e tutte le sue province hanno perso migliaia di imprese artigiane. Un forte calo, che significa che la sofferenza economica continua. Attualmente ce ne sono 70.759 (contro le 71.867 dell’anno precedente). Se ne sono «perse» 1.108, con una flessione dell’1,5 per cento.
L’indagine è stata elaborata dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere. Un saldo in negativo sul quale pesa principalmente la chiusura di 554 ditte di costruzioni , il 2,2 per cento. Imprese edili e i loro addetti, sono stati letteralmente falcidiati negli ultimi cinque anni. In calo anche le attività manifatturiere, un dato preoccupante che colpisce un settore stressato dalla dissoluzione di intere filiere produttive. Nella perdita seguono: il commercio all’ingrosso e al dettaglio,il settore dei trasporti, i servizi di alloggio e di ristorazione.
Crescono invece del 2,4 per cento, in controtendenza alle altre attività, le agenzie di viaggio e noleggio, e gli altri servizi alla persona. In un tutta la Puglia, Lecce rappresenta il 25,2 per cento delle aziende artigiane: ce ne sono 18.847 su 70.759). in un anno hanno chiuso i battenti 338 unità , 1,9 per cento in meno.
A Brindisi , in un anno, sono state chiuse 111 unità, tasso negativo dell’1,5 per cento. Taranto ne perde solo 4, con un meno 0,1 per cento dal 2009 al 2015 si è registrata una vera e propria moria. Migliaia le imprese e le ditte che hanno chiuso e mandato a casa dipendenti . Crisi economica, tasse e burocrazia hanno affossato il mercato.